Il Grande Riequilibrio: Geopolitica ed Economia dopo le Elezioni negli USA

Un mondo che si riequilibra
Il nostro cervello ha ben 71 strutture che ci aiutano a mantenere l’equilibrio — dai lobi frontali alla corteccia. Allo stesso modo, il mondo sta cercando di trovare un nuovo equilibrio dopo le recenti elezioni americane. Questo cambiamento, innescato dal ritorno di Trump, sta spingendo governi e mercati a reagire per ridurre gli effetti di questo “terremoto politico”. Alcuni di questi “correttivi” fanno già parte del piano di Trump stesso, mentre altri sono reazioni degli Stati Uniti o persino del resto del mondo.

Capire cosa sta accadendo
Per capire la situazione, dobbiamo guardare due cose: le elezioni e i mercati finanziari. Gli elettori americani hanno espresso insoddisfazione per l’inflazione e per la politica migratoria di Biden, trovando che aumentare i prezzi per stimolare l’economia e cercare di contenere l’inflazione con una forte immigrazione non sia stato sostenibile. In breve, c’è un limite a quanto si può “comprare” il consenso politico.

Anche i mercati obbligazionari stanno lanciando messaggi. La Federal Reserve (la banca centrale degli USA) ha dichiarato che la lotta contro l’inflazione è quasi finita, anche se questa è ancora elevata. Promette di dare priorità all’occupazione, ma le preoccupazioni restano: i tassi d’interesse, il debito elevato e una crescita del 3% potrebbero creare difficoltà per la finanza. Se le cose non cambiano, anche la borsa potrebbe risentirne, minando l’appoggio degli elettori.

Le promesse di Trump
Trump sta cercando di tranquillizzare i mercati promettendo una fine all’inflazione e riducendo la spesa pubblica con un piano di tagli, supportato anche da Elon Musk. Il suo approccio è diverso: anziché imporre misure rigorose come quelle di Angela Merkel in Germania, Trump adotta un tono populista e deciso contro gli sprechi di Washington. Tuttavia, questi tagli potrebbero avere effetti concreti.

Per garantire una crescita economica senza aumentare l’inflazione, Trump propone di investire nell’intelligenza artificiale e di ridurre i monopoli, per esempio creando più opportunità per nuovi attori tecnologici. Sta anche considerando di aumentare la produzione di petrolio negli USA per mantenere i prezzi bassi, un effetto che dovrebbe ridurre le tensioni geopolitiche. La stretta sull’immigrazione potrebbe aumentare i salari, ma ridurre la pressione sui prezzi delle case. La deregolamentazione economica, insieme ai dazi su altri Paesi, potrebbe stimolare l’economia, mentre una diminuzione delle tasse per le imprese potrebbe rendere gli Stati Uniti più competitivi.

I bilanciamenti del sistema
All’interno degli Stati Uniti, altri equilibri entrano in gioco. La Federal Reserve probabilmente manterrà i tassi d’interesse non inferiori al 3.5%, e difficilmente diventerà “amica” di Trump, che non può nemmeno sostituire il presidente della Fed fino al 2026. I tassi alti rafforzeranno il dollaro e aiuteranno a contenere l’inflazione, ma anche il sistema giudiziario e la Corte Suprema sono fonti di contrappesi per Trump.

Effetti globali
Anche il resto del mondo è coinvolto. I dazi di Trump mirano a riportare la produzione industriale negli Stati Uniti, ma ciò potrebbe avere effetti globali. Altri Paesi stanno già svalutando le loro valute per rimanere competitivi. L’Europa e la Cina, ad esempio, stanno valutando stimoli fiscali e industriali, mentre in Germania potrebbe esserci un cambio di leadership da Scholz a Merz, portando a politiche più orientate alla crescita.

Cosa aspettarsi dai mercati finanziari?
I cambiamenti sono già visibili: il dollaro è in crescita, insieme alla borsa americana, mentre obbligazioni e oro si stanno indebolendo. Anche le criptovalute, come Bitcoin, stanno aumentando il loro valore. Tuttavia, è difficile prevedere movimenti estremi: il ritorno di Trump favorirà la borsa americana, ma le alte valutazioni ne limiteranno l’impulso. Le obbligazioni potrebbero stabilizzarsi, senza grandi crolli, mentre l’oro e le criptovalute non subiranno probabilmente grandi inversioni di tendenza.